IA generative sopravvalutate e sottovalutate

12 Aprile 2023 Silvio Marano

IA generative sopravvalutate e sottovalutate

Il dibattito sulle IA generative รจ (come al solito) tra estremi.

Le IA generative sono sopravvalutate e sottovalutate, come del resto anche quelle analitiche, a seconda della categoria di opinionista mediatico in cui ci si imbatte.

Partiamo col chiarire cosa si intende quando si parla d’intelligenza artificiale generativa.

LE INTELLIGENZE ARTIFICIALI GENERATIVE

A differenza delle “IA analitiche“, che usano i dati usati durante la fase di apprendimento (training) per fare operazioni analitiche, classificazioni, valutazioni e previsioni; i modelli di intelligenza artificiale generativa, possono generare istanze di dati completamente nuove sulla base dei dati forniti in input.

Non sono affatto una tecnologia di recente concezione. Basti pensare che ELIZA, una forma rudimentale di IA generativa realizzata per simulare uno psicoterapeuta, risale agli anni 60, ma di recente, lo sviluppo informatico con modelli sempre piรน sofisticati e capacitร  di elaborazione sempre piรน potenti, ha permesso di raggiungere un livello di evoluzione tale da avere IA generative che possono creare nuovi contenuti indistinguibili dai contenuti generati dall’uomo, e in determinati scenari addirittura superiori, grazie alla capacitร  di accedere a un bagaglio d’informazioni enorme e interfacciarsi con moduli diversificati per la risoluzione matematica e la simulazione, e con altre categorie d’IA come quelle analitiche.

Concept design auto da corsa HV-001, realizzato da algoritmi generativi per rispondere ai vincoli di resistenza strutturale, leggerezza e aerodinamicitร .

Negli ultimi anni, sono state lanciate soluzioni di IA generativa per grafica CAD orientata al design ingegneristico, come quella integrata da Autodesk in Fusion 360; IA per assistere gli sviluppatori nella creazione di codice come Tabnine;ย  IA per la creazione di video professionali con tanto di presentatore come Pictory; IA per creazioni artistiche a partire da testo, come Midjourney, Stable Diffusion, Pollination e DALL-E; IA capaci di creare anche musica oltre che immagini, come Perceiver AR; e anche IA che fungono da “chat tuttologhe“, come ChatGPT. Tutto ciรฒ ha riacceso l’attenzione sulle IA anche da parte del pubblico generalista.

IL DIBATTITO

Il dibattito sull’IA รจ un argomento complesso e sfaccettato, con molti punti di vista e posizioni differenti. Sfortunatamente, in una societร  dove si cerca di attirare l’attenzione su di sรฉ con posizioni radicali, e un panorama mediatico ormai schiavo del clickbaitย e alla ricerca disperata del sensazionalismo, come al solito, il dibattito diventa estremizzato. Cosรฌ emergono fondamentalmente 3 categorie di opinionisti che dominano la scena pubblica: i catastrofisti, i fanatici ottimisti, i detrattori.

I CATASTROFISTI

Scenario apocalittico creato da me con DALL-E 2

I catastrofisti, sopravvalutano le capacitร  delle IA con una visione estremamente negativa e distopica, chiedono che lo sviluppo venga sottoposto a rigorosissime regolamentazioni per arginarlo o fermarlo, e nei casi piรน estremi che alcune delle tecnologie giร  disponibili vengano proibite. Con una visione del futuro che nel migliore dei casi vede tutti disoccupati, quando non รจ un’apocalisse tra Terminator e Matrix.

I FANATICI

Relax nell’era delle IA, creato da me con DALL-E 2

I fanatici ottimisti, ne sopravvalutano le capacitร  con una visione estremamente positiva, credono che l’IA renderร  il mondo il paradiso terrestre, e che non sia necessaria alcuna regolamentazione ma solo incentivi. La loro visione del futuro รจ fondamentalmente un’utopia, dove tutti vivono rilassati e felici con tutte le faccende faticose e\o noiose svolte da intelligenze artificiali, applicate sia ai lavori intellettuali che a quelli manuali con i robot.

I DETRATTORI

Robot in pezzi, creato da me con DALL-E 2

I detrattori scettici, ne sottovalutano le potenzialitร , considerano le capacitร  delle intelligenze artificiali rudimentali e sopravvalutate, credono che in nessun caso le intelligenze artificiali possano sostituirsi all’uomo se non in modo molto limitato. Perciรฒ giudicando il loro impatto sulla societร  modesto, ritengono che il clamore che circonda l’IA abbia portato ad aspettative irrealistiche.

VALUTANDO RAZIONALMENTE

Nessuna di queste categorie ha reale cognizione della situazione, ma tutte hanno argomentazioni parzialmente valide.

Come sostengono i detrattori, l’intelligenza artificiale, รจ ben lontana dall’intelligenza umana, non รจ minimamente autocosciente (nรจ potrร  esserlo a meno di rivoluzioni epocali nelle tecniche adottate), e quello che sa fare, lo sa fare fondamentalmente rimettendo insieme e rielaborando frammenti di sapere precedentemente prodotti dall’uomo stesso.

Quello che perรฒ i detrattori non considerano, รจ che gli aspetti in cui le intelligenze artificiali sono ancora estremamente carenti e non minimamente paragonabili al cervello umano, non sono realmente necessari in tutti i contesti, ma solo in un ridotto sottoinsieme di questi, e in altri aspetti, non solo raggiungono le capacitร  umane, ma le superano abbondantemente.

Moltissimi lavori si basano sul riapplicare schemi giร  noti, sul valutare uno scenario e replicare azioni o concetti in modo coerente a quanto si รจ appreso, o sull’esporre nozioni ed argomenti in modo chiaro e comprendibile. Tali abilitร  sono ampiamente alla portata delle intelligenze artificiali odierne, senza nemmeno necessitร  di rivoluzioni, e sono alla base della maggioranza del bacino occupazionale odierno.

  • Un insegnante deve spiegare la lezione e assicurarsi che gli allievi abbiano compreso.
    Un’intelligenza artificiale รจ in grado di spiegare rispondere alle domande e assegnare compiti, essere sempre a disposizione dell’alunno per eventuali chiarimenti e puรฒ esibire un comportamento straordinariamente empatico, pur non essendolo realmente.
  • Il lavoro di un medico, richiede conoscenza del corpo umano, abilitร  nel fare diagnosi e suggerire la cura piรน appropriata, secondo quanto appreso durante il suo percorso di studi.
    Un’intelligenza artificiale, puรฒ avere a sua disposizione l’intero scibile medico e farmacologico raggiunto dalla scienza. Puรฒ perciรฒ generare le diagnosi e le raccomandazioni piรน appropriate.
  • Il lavoro di un giudice, consiste nel conoscere la legge e applicarla in modo imparziale.
    Un’intelligenza artificiale puรฒ avere a sua disposizione tutte le leggi e sentenze. Analizzando la situazione con imparzialitร , soppesando attenuanti e aggravanti, puรฒ generare la sentenza piรน appropriata.
  • Il lavoro che fanno la maggioranza degli addetti alla stampa, รจ creare articoli sulla base delle notizie passate alla redazione.
    Un’intelligenza artificiale generativa, puรฒ farlo tranquillamente e senza nemmeno il rischio di errori ortografici.
  • Il doppiaggio dei film, richiede che il doppiatore presti la sua voce al personaggio da doppiare, con il tono appropriato.
    Un’intelligenza artificiale generativa, puรฒ generare i dialoghi di doppiaggio in modo impeccabile e mimare i pattern vocali. Senza nemmeno il rischio che al ritiro o dipartita del doppiatore, il personaggio debba cambiare voce perchรจ il sostituto ha un timbro vocale diverso.

Anche intere scene, attori e presentatori, possono essere generati dalle intelligenze artificiali. Nel video sottostante, una delle due presentatrici in anteprima, non esiste; รจ interamente generata dall’intelligenza artificiale.

Si potrebbero fare numerosissimi altri esempi. Basti pensare che ci sono AI generative correntemente in uso anche a trovare nuovi farmaci, come ad esempio in Xeureka, una sussidiaria del conglomerato giapponese Mitsui & Co in partnership con NVIDIA. Le potenzialitร  delle nuove IA generative unite a quelle di tipo analitico possono sostituire un numero enorme di lavori.
Le IA non solo analizzano, ma creano.
Se, per le mansioni piรน complesse, รจ lecito aspettarsi che durerร  ancora a lungo la fase in cui continueranno ad avere solo un ruolo di supporto piuttosto che sostitutivo, รจ solo questione di tempo e gradualmente, per sempre piรน categorie, quello che era uno strumento di supporto per facilitare e ottimizzare il lavoro, diventerร  un instancabile concorrente.

Potrebbero sostituire totalmente tutti i lavori o peggio portare a scenari apocalittici, come crede il catastrofista?

Senza nemmeno perdere tempo a trattare nuovamente i motivi per cui non esiste ragione a supporto di eventuali scenari apocalittici di IA interessate a sterminare l’umanitร . Ragioniamo sulla preoccupazione fondata su presupposti piรน concreti, ossia quello della completa sostituzione dell’uomo con le macchine nel mondo del lavoro.

Il concetto che l’IA possa sostituire tutti i lavori รจ basato su alcune assunzioni fallaci. Si assume che il lavoro umano sia interamente motivato dalla necessitร  di svolgere un set specifico di attivitร , ignorando le dinamiche degli scenari competitivi e la necessitร  d’innovare ed evolvere.

Per quale motivo Boeing continua a spendere soldi in ricerca e sviluppo aeronautico malgrado sappia giร  come far volare un aereoplano?

Perchรจ Intel investe milioni per continuare a lanciare nuovi modelli di processori?

Per offrire prodotti e servizi migliori e piรน efficienti, cosรฌ da non perdere fasce di mercato.

In un mondo in cui le IA avranno un ruolo sempre piรน pervasivo, pertanto la competizione si sposterร  nel realizzare IA sempre migliori. Questo richiederร  personale che le tecnologie IA non possono sostituire totalmente. Perchรจ no? Perchรจ anche le intelligenze artificiali piรน avanzate e sbalorditive, funzionano fondamentalmente come degli assemblatori di concetti e conoscenze giร  note a priori e presenti nel loro training set. Le creazioni delle IA generative, anche quando a prima occhiata possono avere parvenza di originalitร , sono fondamentalmente un frullato d’informazioni note, rimesse insieme in modo da convergere a soluzioni target.
Possono diventare sempre piรน complesse e avanzate, portare a soluzioni sempre piรน elaborate, ma resteranno sempre affette dal determinismo intrinseco della loro progettazione. Ci sarร  dunque sempre spazio di miglioramento, e personale che dovrร  lavorare ad esse per renderlo possibile.

Perciรฒ il lavoro non sparirร , cambierร  e si adeguerร  all’evoluzione. I vantaggi che le IA possono portare a tutte le branche del sapere e di conseguenza i possibili benefici per la civiltร  umana, sono immensi. Tutto questo perรฒ non giustifica l’ottimismo ingenuo dei fanatici.

TRA SCETTICISMO, PESSIMISMO E OTTIMISMO, I RISCHI CONCRETI

Sebbene il lavoro umano sarร  comunque necessario al costante sviluppo delle nuove tecnologie, รจ del tutto irrealistico pensare che i settori scientifici e ingegneristici di alto profilo su cui si reggerร  la nuova era tecnologica possano assorbire tutti i posti di lavoro che le intelligenze artificiali renderanno obsoleti.

Inoltre, รจ ingenuo pensare che in un mondo in cui tutto ha un prezzo e tutto รจ in vendita, entitร  private, che hanno costi da sostenere e profitti da realizzare, investano risorse a perdere, per permettere a gente stravaccata sul divano di usufruire dei loro prodotti e servizi, a titolo gratuito senza alcun ritorno.

Se l’attuale paradigma socioeconomicoย  non cambierร , ciรฒ porterร  a una distribuzione della ricchezza sempre piรน iniqua, dove pochi diventeranno sempre piรน ricchi, e non si puรฒ nemmeno pensare di affrontare ciรฒ con tassazione pesante alla parte produttiva della societร  per mantenere a sussidi quella improduttiva per obsolescenza, perchรจ questo disincentiverebbe le classi lavorative ancora necessarie, e ostacolerebbe la concorrenza, aggravando ulteriormente il problema dell’accentramento di risorse e influenza.

Disparitร  di ricchezza nell’era delle IA, creato da me con DALL-E 2

Un altro rischio concreto, รจ l’utilizzo dell’IA per manipolare il consenso pubblico in modo sempre piรน efficace. Allo stato attuale, le strategie dรฌ propaganda e disinformazione usano i “bot” per diffondere articoli o interferire con gli algoritmi di ranking che espongono le notizie, con il lavoro piรน subdolo svolto dalle cosรฌ dette “troll farm“, dove vengono reclutati individui che hanno il solo scopo d’interferire con il dibattito pubblico sui social, in modo da manipolare la percezione pubblica per vantaggio politico.

Queste persone non esistono e non sono mai esistite, sono tutte state generate con StyleGAN2.

Le IA generative, non solo possono costruire interazioni di dialogo sempre piรน complesse e difficili da distinguere da quelle umane, ma anche costruire immagini, video e voci.
Ad esempio, IA come StyleGAN2 di NVIDIA, possono generare immagini fotorealistiche di persone che in realtร  non esistono. IA come WaveNet, SV2TTS, ResembleAI e VoCo, possono clonare la voce. Pure l’aspetto di una persona puรฒ essere replicato. Si pensi ad esempio ai cosรฌ detti “deepfake” (termine diventato popolare dopo la pubblicazione di DeepFaceLab un framework basato su reti generative avversarie, per sostituire volti nei video).
Ciรฒ significa che le IA, con la tecnologia che c’รจ giร  a disposizione, possono generare dialoghi e video di una persona che dice cose che in realtร  non ha mai detto, o fa cose che in realtร  non ha mai fatto, e sarร  sempre piรน difficile distinguerne l’autenticitร , man mano che le tecniche vengono affinate. Le botnet di nuova generazione, potranno non soltanto interagire sui social in modo abbastanza convincente da far credere all’interlocutore di avere a che fare con persone in carne ed ossa, ma costruire anche video di situazioni mai avvenute.
In altre parole, soggetti con intenzioni malevole, siano essi privati o istituzionali, potranno avere a disposizione soluzioni tecnologiche potentissime per distorcere la realtร , e manipolare le masse a un livello senza precedenti nella storia.

Trollfarm nell’era delle IA, creato da me con DALL-E 2

IN CONCLUSIONE

Se sempre piรน risorse si concentreranno nelle mani di cerchie di potere sempre piรน ristrette, che grazie alle potenzialitร  delle tecnologie d’intelligenza artificiale avranno capacitร  formidabili nella manipolazione e controllo dell’informazione, la disuguaglianza sociale verrร  incrementata e crescerร  esponenzialmente anche il rischio di derive totalitarie.
Il progresso non si puรฒ fermare, e non si deve fermare. Accogliere proposte assurde come quelle che chiedono di sospendere gli sviluppi delle intelligenze artificiali (magari con motivazioni iperboliche da film hollywoodiano), รจ deleterio e finirebbe per avvantaggiare realtร  che di eventuali freni burocratici se ne infischiano. Inoltre priverebbe la nostra civiltร  di benefici enormi. Allo stesso tempo, non si devono ignorare le nuove insidie. La societร  si deve attrezzare di conseguenza, con approccio burocratico che promuova la trasparenza e regoli in modo piรน stringente le procedure d’acquisizione da parte di grossi conglomerati, per contenere le tendenze oligopolistiche, e ne ostacoli gli usi antidemocratici.

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