Come velocizzare Android

7 Dicembre 2014 Silvio Marano

Come velocizzare Android

jetpackdroidAndroid è il sistema operativo mobile più potente attualmente in circolazione, ma se mal gestito può facilmente appesantirsi e diventare lento e poco reattivo. Vedremo cosa fare e cosa non fare per migliorarne le prestazioni.
Premetto che ho deciso di scrivere questo articolo, perché ho visto che su internet è pieno di guide che riportano pratiche pessime per affrontare il problema.


thumbsupSe il vostro dispositivo Android diventa lento DOVETE:

1) Disinstallare le applicazioni inutili o poco usate che hanno servizi che restano in esecuzione. Applicazioni di questo tipo sono tipicamente le applicazioni con servizi di notifica sempre attivi come i client dei social e le App di messaggistica, i programmi di personalizzazione dell’interfaccia, gli antivirus e i programmi spacciati per ottimizzatori. Gli antivirus su Android, malgrado chi li produce si prodighi a farvi credere il contrario, sono software invasivi e semi-inutili: se scaricate da store ufficiali affidabili come Google Play, le App vengono automaticamente scansionate da Bouncer, un sistema antivirus che si occupa di rilevare il codice malevolo nelle app pubblicate. Qualche nuova minaccia potrebbe sfuggire a Bouncer? Certo, ma anche al vostro antivirus, senza considerare che è difficile che uno sviluppatore su Google Play, registrato con nome, cognome, indirizzo e numero di telefono pensi a distribuire software di questo tipo rischiando non poche grane legali oltre alla chiusura dell’account. Discorso analogo per i programmi per risparmiare batteria. Le ottimizzazioni delle procedure in modo da ridurre i consumi, possono essere fatte decentemente solo a livello kernel; è perciò inutile avere un servizio residente in più per un programma che l’unica cosa che può fare è al massimo staccare la connessione quando la carica diminuisce, o diminuire l’illuminazione, funzioni che il più delle volte sono già implementate dal produttore, e possono comunque essere fatte comodamente in maniera manuale.

2) Controllare lo spazio libero rimanente. Quando lo spazio libero è vicino all’esaurimento, le prestazioni del dispositivo ne risentono. Qua avete 2 opzioni: svuotare la cache di browser e app social, che spesso tende a crescere in modo consistente; rimuovere le app di grandi dimensioni che usate meno spesso.

In caso il dispositivo, malgrado le operazioni fatte ai passi 1 e 2 risulti ancora troppo lento può darsi che o sia troppo datato, o che il sistema si sia corrotto oppure che il firmware del produttore sia male ottimizzato. Nel primo caso, c’è poco da fare se non comprare un dispositivo più recente; nel secondo caso, si può fare un factory reset e se non risolve un re-flash del firmware originale; nel terzo caso invece bisogna vedere se ci sono rom non ufficiali stabili (es OmniROM, Cyanogen, AOKP, SlimROMs, Paranoid Android) da utilizzare in sostituzione del firmware stock.


thumbsdownSe il vostro dispositivo Android diventa lento, NON DOVETE:

1) Utilizzare pulitori automatici. Questi programmi si limitano a svuotare tutta la cache in maniera scriteriata. La cache viene ricreata automaticamente ed è usata da Android per velocizzare l’esecuzione e non il contrario, ed è associata alla rispettiva applicazione, ciò vuol dire che quando l’applicazione viene eliminata, verrà eliminata anche la sua cache. La cache va eliminata solo quando si corrompe e solo per l’applicazione specifica o in particolari situazioni (vedi punto 2 sezione precedente), non certo a caso. Eliminare completamente la cache oltre a causare rallentamenti, causerà inoltre maggior spreco di batteria, dal momento che il dispositivo dovrà fare lavoro extra per ricrearla. Inoltre i pulitori possono causare anche altri effetti collaterali dovuti alla presenza del loro task o della non corretta individuazione dei file effettivamente inutili. Ad esempio Clean Master, come riscontrato dai test che ho effettuato, rimuove indebitamente tutti i file oggetto non riconosciuti presenti nella sezione storage a prescindere dall’utilità, causando spesso problemi ad altre app. Questi problemi il più delle volte non sono facilmente riconducibili a Clean Master da parte dell’utente, che magari crede che l’App X non funzioni bene perché mal sviluppata, ignorando il fatto che il mal funzionamento sia dovuto all’eliminazione di alcuni suoi file importanti da parte di Clean Master.

2) Guardare alla RAM occupata e cancellarla ossessivamente con pulitori memoria. Android dealloca la RAM non utilizzata solo se vi è una reale necessità di farlo, altrimenti tende ad utilizzare una politica conservativa sui dati caricati, in modo da garantire una maggior fluidità delle app utilizzate di recente e un minor spreco di energia.

3) Installare subito la prima ROM non ufficiale che capita. Le ROM non ufficiali sono spesso instabili e afflitte da parecchi bug, inoltre installarle invalida la garanzia del dispositivo. Una ROM non ufficiale andrebbe installata fuori garanzia e una volta che ci si è accertati della sua stabilità. Le varie OmniROM, Cyanogen, AOKP, SlimROMs, Paranoid Android sono rom generiche create a partire dal codice AOSP (Android Open Source Project) se chi ha creato la distribuzione specifica per il vostro device non la ha riadattata a dovere, o ha utilizzato driver di fortuna aggiustati alla meno peggio perché il produttore non li ha rilasciati, potrete riscontrare parecchi problemi, perdite di funzionalità e nei casi peggiori anche danni all’hardware.

 

Spero di essere stato sufficientemente chiaro, ma se avete altre domande a riguardo non esitate a chiedere.

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